Ometto di pietra

Puoi leggere l'introduzione degli itinerari di preghiera

https://www.spianessa.it/un-percorso-per-lo-spirito


L'OMETTO DI PIETRA

(sul sentiero alto tra Spianessa e il nuovo Casoncino)

Lungo i sentieri della montagna i segnavia e gli ometti di pietra indicano la direzione, aiutano a non sbagliare la strada, sono sostegno nella fatica e indispensabile riferimento quando cala il buio e la nebbia, quando si è impediti nel guardare lontano. Questo ometto ci parla anche della premura di chi ha pensato al cammino di altri, misurando i passi di chi sarebbe ancora passato, ci dice attenzione alla traccia che lasciamo.

Il canto dell’amore di fr. F. Russo

In ascolto della Parola

Sal 16,2-11

2 Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».

3 Agli idoli del paese,
agli dèi potenti andava tutto il mio favore.

4 Moltiplicano le loro pene
quelli che corrono dietro a un dio straniero.
Io non spanderò le loro libagioni di sangue,
né pronuncerò con le mie labbra i loro nomi.

5 Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

6 Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi:
la mia eredità è stupenda.

7 Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.

8 Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

9 Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,

10 perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

11 Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

 

Is 26,7-9

7Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
8Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
9Di notte anela a te l'anima mia,
al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca,
perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra,
imparano la giustizia gli abitanti del mondo.

 

1Sam 7,12: 12Samuele prese allora una pietra e la pose tra Mispa e il Dente, e la chiamò Eben-Ezer, dicendo: «Fin qui ci ha soccorso il Signore»



Per la riflessione

Ometti di montagna, chi non li conosce? Dagli esploratori della domenica agli escursionisti sfegatati, a chi non è capitato di imbattercisi almeno una volta o di aver sentito parlare di queste piccole montagnole, delle specie di sentinelle dei sentieri di montagna? È più o meno questa la funzione della semplice costruzione di pietra a forma di piramide che ogni tanto spunta tra un sentiero e l'altro: presenziare sul percorso quando la segnaletica ufficiale non è presente o è poco visibile.

Gli ometti si possono trovare a vegliare sulle cime, a indicare la strada giusta in passaggi dove perdersi rischierebbe di essere fin troppo semplice.

La loro funzione pratica sembra essere sempre stata quella di marcare la via, a partire dalle popolazioni nomadi del Neolitico che per prime hanno usato queste costruzioni per segnare la strada della caccia, della guerra o del commercio con materiali comodi e sempre a disposizione. Semplici, economici e ad impatto minimo sul paesaggio sono amati da milioni di appassionati della montagna. È sicuramente più facile incontrarli lungo sentieri di ghiaione o roccia, dove segnare il tracciato è complicato, ma anche dove è presente “una sorta di cultura alpina, una montagna che esprime valori di solidarietà”. L’ometto è costruito infatti da escursionisti per altri escursionisti. Considerato dai più una vera e propria opera d'arte molto suggestiva, sono il segno tangibile della cura di qualcuno nei confronti degli altri.

Non ti fanno sentire solo, si ha la certezza che qualcuno è già passato, che si è preso il tempo per svolgere un servizio a favore di tutti.



 

Ometto di montagna

Timido guardiano

di pendii senza riparo

sfidi la nebbia e il vento

nei giorni più duri

e guidi il cammino

costruzione di chi pensa

a chi seguirà

di chi nel sole

volge lo sguardo ad ore

di pioggia e caligine

cumulo di pietre

che diviene memoria di passaggio

e dono di direzione

presto distrutto ma poi ricostruito

da mani amiche e pensose

approdo guida e faro

per navigatori di terra.