Sguardo sul Creato
Puoi leggere l'introduzione degli itinerari di preghiera
https://www.spianessa.it/itinerari-di-preghiera
SGUARDO SUL CREATO (presso al gufo)A Spianessa la grande maestra è la natura. Da ascoltare e da guardare stupiti. Abbiamo bisogno di fermarci a guardare, per lasciare spazio al silenzio che sempre più è ospite estraneo e lontano delle nostre giornate. fermarsi e guardare: le montagne, con i diversi colori e sfumature nelle stagioni, il timido verde nella primavera, il verde intenso e caldo con le sfumature d’oro nell’estate, il color ruggine nell’autunno quando i castagni svestono il loro manto e depositano sul terreno un tappeto brunito. il bianco della neve d’inverno che fioccando copre ogni ramo e reca silenzio e attutisce ogni rumore.
E poi le montagne sullo sfondo, i crinali su cui si distingue il Libro aperto: anche le montagne sono libri su cui imparare a leggere, il respiro dell’ambiente, la nostra vita in esso. E il cielo, dalla tenue luminosità dell’alba, all’intensità del blu dei pomeriggi estivi, al buio della notte solcata dalle stelle. Il cielo stellato, nelle notti d’estate e nelle notti d’inverno: stare sotto il cielo stellato, lasciandosi trasportare dal brillare delle piccole luci che trapuntano la volta celeste è un dono da accogliere e vivere in questo luogo di pace. sotto il cielo stellato si impara a contemplare, a rimanere stupiti, a rientrare in se stessi, ad ascoltare una chiamata, a viere la gratuità della luce che si dona e si riflette.
Per riflettere
Quando ci si rende conto del riflesso di Dio in tutto ciò che esiste, il cuore sperimenta il desiderio di adorare il Signore per tutte le sue creature e insieme ad esse, come appare nel bellissimo cantico di san Francesco d’Assisi:
«Laudato sie, mi’ Signore,
cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte».
88. I Vescovi del Brasile hanno messo in rilievo che tutta la natura, oltre a manifestare Dio, è luogo della sua presenza. In ogni creatura abita il suo Spirito vivificante che ci chiama a una relazione con Lui. La scoperta di questa presenza stimola in noi lo sviluppo delle «virtù ecologiche»
(da Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato sì sulla cura della casa comune, 87-88)
Preghiera
Tra il profilo del monte
E il discendere del prato
L’aria e il vento
Carezzano il viso
Quando le prime luci timide arrivano
Con la brezza del mattino
E quando a sera le ombre
si fanno lunghe
tutto sembra fermarsi
in un attimo di silenzio
nella vastità di un mondo
che lega insieme valli e cime
crinale e colline sino al mare
In questo sostare
Tutto si fa solo sguardo
Che spazia e riposa
Ad inseguire il cielo e il vento
Ed una parola di grazie
e meraviglia
Sale nel cuore